Il mondo dalla A alla Z

24.11.2016

Quando ho iniziato a viaggiare pensavo che mi sarei divertito. Il fatto di cambiare mi interessava poco e credo di essere ancora quello che entrò in agenzia per un viaggio a Cuba nel 1996. É passato del tempo e di passi ne ho fatti tanti, ma tanti tanti tanti. Molti di più di quelli necessari per avere la storia da raccontare sognata da ragazzino. Ero molto timido e ogni impresa mi sembrava più grande di quella che in realtà fosse. Adesso mi ritrovo con ricordi di eventi ritenuti impossibili, accaduti peraltro con una certa frequenza. Ciò che è cambiato è il rapporto con gli altri. Mi capita di confrontarmi con le aspettative di chi avrebbe voluto viaggiare ma poi non è andato e allora vuole sapere. Ma è difficile soddisfare la richiesta di chi ha un desiderio incompiuto perché sono un sognatore e tante cose non le ho capite neanche io. Ovvio che ho provato sensazioni uniche ma davanti a una mia foto rimango insensibile. Posso dire che se fossi rimasto sarei diverso da me stesso. Io volevo conoscere e vedere il più possibile.  

Il mondo visto dalla A alla Z  WORK IN PROGRES
Il mondo visto dalla A alla Z WORK IN PROGRES

                                       Qualità dei ricordi

Tutti hanno dei ricordi, ma se dentro si ha il mondo allora ci si può fermare e dimenticare anche il respiro per trovare un momento nel quale sentirsi soddisfatti. Non so dire se è tanto o se è poco, so che in tanti hanno contribuito affinchè avessi i migliori ricordi. Quasi fossi ancora quel bambino viziato che voleva sempre di più oppure si arrabbiava. Allora non riconoscevo la fortuna e la confondevo con piccole cose. il tempo e la sorte si sono esposti e impegnati sfrontatamente per soddisfare le mie aspettative. Assumevano il volto di sconosciuti che mi guardavano incuriositi e divertiti o le sembianze di chi a ogni costo avrebbe mantenuto fede ai propositi. Sono stato fortunato, quello che ho avuto è oltre le mie reali capacità. Usando i miei colori sarei rimasto limitato e incompleto.